Anche l’estate 2021 è arrivata e, nonostante il Covid-19 non sia stato ancora del tutto sconfitto, non ci sono grandi limitazioni negli spostamenti in Italia e all’estero, salvo ovviamente la disponibilità del Green Pass per accedere ad alcuni servizi e quella di evitare gli assembramenti. Nulla a confronto di quello che abbiamo vissuto nei mesi scorsi. Quindi, complice anche il clima estivo, è prepotentemente tornata negli italiani la voglia di vacanza.
Lo studio Future4Tourism, che Ipsos realizza dal 2017, indica che sette italiani su dieci (70%) si concederanno almeno un periodo di vacanza tra luglio e settembre 2021. Di fatto un dato allineato a quello riferito alle estati 2018-2019. Anche la durata delle vacanze programmate è tornata a quella dei livelli pre-pandemia. Sono soprattutto il weekend lunghi (tre pernottamenti) e le long holiday (quelle superiori alle 13 notti) a tenere il passo, mentre quelle di media durata (dalle quattro alle 13 notti), seppure in ripresa, sono più penalizzate.
Per quanto riguarda le mete, anche per il 2021 l’80 per cento dei viaggiatori ha scelto il Bel Paese, mentre sul fronte europeo ed extra-europeo i livelli pre-Covid sono ancora lontani. Come sempre, le vacanze estive sono all’insegna del mare per sei italiani su dieci. Anche la montagna, le mete collinari e lacustri riscontrano un buon gradimento. Secondo lo studio le città d’arte sono quelle che hanno subito le maggiori ripercussioni a causa del virus e della conseguente scelta di non programmare viaggi nelle città europee. Le regioni italiane più gettonate sono Toscana, Sicilia, Puglia, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige. Quest’ultima è una new entry.
La rilevazione di giugno del Future4Tourism ha l’obiettivo di raccogliere anche alcuni outlook sulle vacanze autunnali: i segnali sono incoraggianti. Quattro italiani su dieci stanno già ipotizzando di concedersi, tra ottobre e dicembre, una pausa, sia essa un weekend lungo o una vacanza. Ancora una volta quello che cambierà rispetto al passato sono le mete: più Italia e meno Europa.
Le persone e i viaggiatori stanno cercando di riconquistare una normalità rispetto al periodo trascorso e, seppur fiduciosi rispetto alla possibilità di fare vacanze, continuano a essere cauti: il 75% ritiene che la pandemia ci accompagnerà ancora per il 2022 e quindi continuerà inevitabilmente a influenzare le scelte di viaggio.
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