Conferma della crescita per il turismo open-air, grande numero di potenziali nuovi clienti, attitudine al confronto delle strutture ricettive prima di scegliere dove trascorrere le vacanze. Sono questi gli elementi principali che emergono dall’Osservatorio 2021 realizzato in Italia da CampingVillage.Marketing. L’analisi, ottenuta estrapolando tutti i dati delle richieste che i turisti hanno rivolto alle strutture tramite il network di portali CampingVillage.Travel nel 2021, riporta diversi dati interessanti, che possono aiutare a focalizzare meglio il modo in cui proporre al pubblico i propri servizi.
Il primo dato che spicca è che è cresciuto notevolmente l’interesse generale. Le visualizzazioni del network di portali della società hanno visto una crescita del 64,1% rispetto al 2020 e del 18,7% rispetto al 2019, con conseguente aumento di richieste e chiamate generate. Un altro dato importante da sottolineare è che il 77,23% del totale delle visualizzazioni 2021 è arrivato da nuovi utenti. Le richieste di soggiorno inviate tramite i portali del network, e che le strutture ricevono via mail, sono aumentate del 19,5% rispetto al 2020 e addirittura del 36% rispetto al 2019.
Prima di scegliere, il confronto
Chi ha formulato richieste online lo ha fatto, in circa metà dei casi (46,96%), in modo multiplo, ovvero richiedendo informazioni a più strutture contemporaneamente (CampingVillage.Travel lo permette per un massimo di dieci). Questo è un chiaro indicatore del fatto che i potenziali clienti desiderano comparare strutture e offerte prima di decidere dove recarsi.
Non è una sorpresa scoprire che la maggior parte delle richieste riguarda i mesi estivi, agosto in testa, ma dopo il picco registrato nel 2020 la situazione sta tornando alla normalità, tanto che le richieste per i mesi di luglio e settembre sono state superiori al 2019. Le prime proiezioni 2022 mostrano inoltre segni positivi sia per il mese di giugno sia per i mesi invernali in montagna.
Con un turismo che si orienta su un maggiore numero di uscite nel corso dell’anno è normale assistere a un’abbreviazione della durata dei soggiorni: dalle 10 notti medie del 2019 si è scesi alle 8 del 2020 per risalire a 9 nel 2021. Per quanto riguarda la situazione in base ai mesi, quelli che vedono periodi più lunghi sono maggio (11 notti), luglio (10) e dicembre (10), con sopra a tutto un aprile che segna un record di 19 notti influenzato però dalla presenza di richieste per piazzole stagionali. Leggendo queste cifre è bene tenere conto che non si tratta delle durate effettive (che possono essere influenzate da molti fattori, compresa la durata minima imposta da alcune strutture in determinati periodi), ma di quelle richieste.
Si ricerca con grande anticipo
Un altro dato interessante da analizzare è quello delle cosiddette “booking window”, ovvero quel periodo di tempo che passa dalla prima richiesta all’effettivo check-in nella struttura. Dai 77 giorni medi del 2019 si è crollati a 39 nel 2020 per poi riassestarsi a 60 nel 2021. Questi dati evidenziano anche come i portali vengano utilizzati dai turisti nella primissima fase del processo di ricerca della struttura.
Le persone che ricorrono ai portali lo fanno quasi sempre per cercare un alloggio piuttosto che una piazzola: 92,56% contro 7,44%. La richiesta di piazzole mostra solo un lieve aumento, essendo partiti dal 6,99 per cento del 2019. A livello demografico, le famiglie con bambini rappresentano il 78,46 per cento di tutte le richieste, mentre il 12,51 per cento viaggia con un animale domestico al seguito. Balza all’occhio come questo valore fosse solo del 5,31 per cento nel 2019.
Infine, è interessante notare come la richiesta aggiuntiva che viene più spesso espressa sia quella di poter avere dei pasti inclusi (13,76%), la presenza della spiaggia (9,59%) e la possibilità di accettare il “bonus vacanze” (8,16%). L’Osservatorio 2021 di CampingVillage.Travel si conclude con l’analisi dell’interesse per le vacanze a tema, che ai primi tre posti vede largamente avanti le spiagge (per la prima volta così in alto negli ultimi tre anni), il lago (un sempreverde) e il glamping (in grande salita rispetto al 2019, ma in flessione sul 2020).
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