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Dal 6 agosto il “Green Pass” per ristorazione e attività al chiuso obbligatorio anche nei campeggi

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Non manca molto al 6 agosto, data in cui sarà necessario disporre del “Green Pass” per accedere a qualsiasi servizio di ristorazione al tavolo, che si svolga all’interno, e a diverse attività al chiuso, quali vedere spettacoli, partecipare a eventi e competizioni sportive, accedere a piscine, palestre, centri benessere e centri termali, nonché centri culturali e ricreativi, oppure partecipare a convegni e congressi.

Questo è quanto disposto dal Decreto Legge n. 105 del 23 luglio (Art. 3 – comma 1). Oltre a bar, ristoranti e hotel, sono interessate anche tutte le strutture ricettive, come i campeggi. Non sarà però necessario esibire la “Certificazione verde Covid-19” per accedere e soggiornare nel camping nonché per la ristorazione e le attività che si svolgono all’aperto.

In base all’articolo 3 – comma 4 dovranno essere i titolari o i gestori a verificare che i clienti, prima di accedere ai servizi e alle attività al chiuso, siano in possesso del Green Pass. In caso di violazione è prevista una sanzione pecuniaria, che va da 400 a 1.000 euro, sia a carico dell’esercente sia dell’utente. Qualora la violazione sia ripetuta per tre volte in tre giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da uno a dieci giorni.

Le associazioni di categoria sono ovviamente preoccupate per le ripercussioni che questa decisione potrebbe avere sulle nuove prenotazioni e sulle eventuali cancellazioni dei clienti che, nel dubbio, preferiscono rinunciare. Proprio per questo hanno chiesto chiarimenti in merito.

L’app VerificaC19

Per controllare l’autenticità della certificazione è stata messa a disposizione l’app gratuita VerificaC19, che dovrà essere installata su un dispositivo mobile. È disponibile sia per il sistema operativo iOS dalla versione 12.1 o superiore sia per Android a partire dalla release 8. Questa applicazione può essere utilizzata offline, ovvero senza avere una connessione Internet, e non memorizza informazioni personali sul dispositivo del verificatore.

I gestori o i titolari dei campeggi, prima di consentire l’accesso al servizio di ristorazione o a qualsiasi attività al chiuso, dovranno richiedere la certificazione al cliente, che dovrà esibire il QR Code in formato digitale o cartaceo.

L’app VerificaC19 legge il codice, ne estrae le informazioni e procede con il controllo del sigillo elettronico qualificato, quindi applica le regole per verificare che la certificazione sia valida. Inoltre fa vedere graficamente al verificatore l’effettiva validità nonché il nome, il cognome e la data di nascita dell’intestatario della stessa. Il cliente, inoltre, dovrà mostrare un proprio documento d’identità valido perché sia possibile controllare che i dati anagrafici siano conformi a quelli visualizzati dall’app.

Come si ottiene il Green Pass

Il Green Pass, o certificazione verde Covid-19, può essere rilasciata in tre casi:

  • dopo la somministrazione della prima dose di vaccino, con validità dal quindicesimo giorno successivo fino alla data prevista per la somministrazione della seconda (nel caso di vaccino a doppia dose); è comunque valido per nove mesi dal completamento del ciclo vaccinale
  • dopo la guarigione dall’infezione da Sars-CoV-2, e in questo caso ha validità di sei mesi
  • dopo avere effettuato un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo, valido solo per 48 ore.

L’emissione della certificazione viene comunicata via posta elettronica o SMS. Da quel momento è possibile scaricarla accedendo alle piattaforme digitali dedicate, come le applicazioni IO e Immuni, o al proprio Fascicolo Sanitario Elettronico Regionale. Contiene un codice a barre bidimensionale (QR Code) con una firma digitale del Ministero della Salute per impedirne la falsificazione. Può essere conservata sul proprio dispositivo mobile, ma è possibile anche stamparla.

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