Dopo lunga attesa, anche in Francia è stato messo a punto un protocollo sanitario dedicato alle strutture all’aria aperta. La cosa incredibile è che questo documento, disponibile sul sito web del Ministero del Lavoro, è stato pubblicato tre settimane dopo che è stata autorizzata la riapertura delle strutture ricettive. Il ritardo è dovuto ai numerosi incontri che sono stati necessari tra il governo e FNHPA e UNAPAREL per mettere a punto il piano.
Il risultato è un documento di 16 pagine che contiene una serie di raccomandazioni e prescrizioni che potrebbe essere aggiornato in base all’andamento epidemiologico. È stato redatto tenendo conto delle opinioni del Ministero della Salute, dell’Alto Consiglio per la sanità pubblica, dei professionisti del settore alberghiero all’aperto e delle organizzazioni sindacali.
Per gestire tutte le procedure, la struttura ricettiva deve nominare e formare un referente, che sarà il responsabile dell’applicazione del protocollo, mentre all’interno della struttura dovrà essere predisposta un’area dove trattare i casi sospetti di Covid-19. Distanziamento sociale di almeno un metro, utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e igienizzazione sono i punti fondamentali affrontati nel documento.
Le attività di gruppo, rispettando le norme sul distanziamento, devono essere limitate a un massimo di dieci persone, mentre nelle piscine non potrà essere presente più di una persona ogni quattro metri quadri. Nei blocchi sanitari comuni bisogna limitare gli accessi e ricorrere a operazioni di sanificazione molto frequenti.
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