Nel 2021 il settore dei viaggi si sta riprendendo, ma con maggiore lentezza rispetto al previsto. Secondo il World Travel & Tourism Council (WTTC), che rappresenta il settore privato globale dei viaggi e del turismo, questa situazione è determinata dalla mancanza di coordinamento internazionale, dalle severe restrizioni ai viaggi e dai tassi di vaccinazione più lenti in alcune parti del mondo che ostacolano ancora molti paesi. Per l’organismo internazionale tutto questo potrebbe fare in modo che il contributo annuo al PIL globale aumenti di meno di un terzo.
La ricerca è stata condotta da Oxford Economics per conto del WTTC, calcolando uno scenario di base che si riferisce all’attuale piano globale delle vaccinazioni, sulla fiducia dei consumatori e sulle restrizioni di viaggio, che in alcune aree del mondo sono state allentate.
Il contributo sull’economia globale
In base ai dati pubblicati da WTTC, nel 2019 il settore dei viaggi e del turismo ha generato per l’economia globale quasi 9,2 trilioni di dollari. Nel 2020 la pandemia ha provocato un’importante battuta d’arresto, comportando un calo del 49,1 per cento, che rappresenta una perdita di quasi 4,5 trilioni di dollari statunitensi. Nel 2021 il contributo su base annua che arriverà, per l’economia globale, sarà del 30,7% su base annua (solo 1,4 trilioni di dollari) e sarà principalmente guidato dalla spesa interna. La ricerca evidenza che, in base all’attuale tasso di ripresa, nel 2022 il contributo sarà simile, ovvero del 31,7 per cento.
“La nostra ricerca mostra chiaramente che quest’anno il settore globale dei viaggi e del turismo sta iniziando a riprendersi dalle devastazioni di Covid-19, ma ci sono ancora troppe restrizioni in atto e una distribuzione irregolare del vaccino, con un conseguente recupero più lento del previsto (poco meno di un terzo)”, spiega Julia Simpson, Presidente e CEO di WTTC.
L’anno scorso, il WTTC ha rivelato che nel settore si sono persi ben 62 milioni di posti di lavoro a livello globale. Con l’attuale ritmo di ripresa, quest’anno ci dovrebbe essere un aumento dello 0,7 per cento. Allo stesso modo, la ricerca mostra un potenziale aumento di posti di lavoro di anno in anno più promettente, con un 2022 che dovrebbe segnare un incremento del 18 per cento.
Per la ripresa servono nuove regole
Secondo la ricerca, il contributo del settore al PIL globale e all’aumento dei posti di lavoro potrebbe essere più positivo quest’anno e il prossimo, se verranno rispettate alcune misure. Per esempio, consentendo ai viaggiatori completamente vaccinati di muoversi liberamente, indipendentemente dalla loro origine o eventuale destinazione, e implementando soluzioni digitali che consentano di dimostrare facilmente il proprio stato Covid, accelerando così il processo alle frontiere di tutto il mondo. Inoltre, dovrebbero essere riconosciuti tutti i vaccini autorizzati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e/o da una qualsiasi Stringent Regulatory Authorities (SRA), e andrebbe fatto un accordo, da parte di tutte le autorità competenti, che dimostri che i viaggi internazionali sono sicuri, grazie ai protocolli per la salute e la sicurezza migliorati.
Se queste importanti regole saranno seguite, l’impatto sull’economia globale e sui posti di lavoro potrà essere significativo. Secondo i dati, il contributo del settore all’economia globale potrebbe aumentare del 37,5%, raggiungendo i 6,4 trilioni di dollari (4,7 trilioni di dollari nel 2020). Inoltre, se le restrizioni continueranno a essere revocate e ci sarà una maggiore cooperazione internazionale, i governi potrebbero recuperare, prima della fine dell’anno, quasi 19 milioni di posti di lavoro (+6,8%).
Nel 2022 il contributo del settore all’economia globale potrebbe vedere un aumento annuo del 34 per cento, raggiungendo gli 8,6 trilioni di dollari, un risultato vicino al 2019, anno record. Allo stesso modo, i posti di lavoro potrebbero superare i livelli del 2019, con un incremento del 20,1% su base annua (oltre 349 milioni di dollari).
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