In Germania, a luglio e agosto si prevedono record di prenotazioni nel settore del campeggio, anche se non sarà più possibile recuperare quanto perso: il calo di fatturato, tra marzo e fine maggio, è stato troppo alto, perché si parla del 57,8 per cento. Le stime arrivano dal portale camping.info, che in questo periodo ha visto triplicare le ricerche.
L’estate del 2020, forse anche a causa del Covid-19 e delle paure e ristrettezze che si porta dietro, è senz’altro particolare e un po’ diversa da quelle precedenti. Ma, per fortuna, il campeggio è una delle modalità di vacanza più apprezzate, oltre che considerata una delle più sicure. “Il distanziamento sociale non è un problema. Chi va in campeggio quasi sempre si sposta con il proprio mezzo, trascorre molto tempo nella natura, dorme e vivere nelle sue ‘quattro mura’ e perlopiù spesso usa i propri servizi igienici”, afferma Maximilian Möhrle, amministratore delegato del portale.
“Nonostante l’attuale elevata occupazione, ci sono ancora posti disponibili nei campeggi in Germania e Austria”, continua Möhrle, che consiglia anche di prenotare prima di partire. Gli operatori di camping.info hanno anche valutato le modalità di ricerca dei propri utenti. L’anno scorso circa il 42% delle richieste si riferiva a campeggi in Germania, percentuale che quest’anno è salita al 66 per cento. Seguono l’Austria (9%), la Svizzera (7%), i Paesi Bassi (4%), la Croazia (3%) e poi Italia e Francia, entrambe con un misero 2 per cento.“Uno sguardo oltre i confini verso Italia, Croazia e Francia è quindi particolarmente utile”, commenta Möhrle. “Contrariamente agli ultimi anni, c’è ancora molto spazio nei campeggi. Fortunatamente l’infezione in questi paesi è sotto controllo e i campeggi hanno adottato speciali misure di sicurezza”.
Il profilo del nuovo viaggiatore tracciato dal Politecnico di Milano insieme al Club del Sole